Alle radici di Yildiz, tre rifiuti prima di brillare: "Preferiva le arti marziali"

Siamo stati sul campo dov’è cresciuto il fantasista della Juve e della Turchia, l’SV Sallern. Il suo scopritore: “Calciava la palla addosso al muro, da solo, ma all’inizio non voleva giocare”

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Cordoba: “Esperienza, consapevolezza e palle inattive: ecco perché l’Inter è favorita”

Il colombiano era il vicecapitano nel trionfale anno 2010: “Allora la svolta fu a Kiev quando Snejider e Milito nel finale risposero a Sheva. E c’era lo psicologo Mou…”

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Un po’ fachiro, un po’ Mennea e in panchina sembra uno dei Metallica: i segreti di Conte

Il quarto scudetto del Napoli, oltre che nei due favolosi “scarti” McTominay e Lukaku, s’identifica nell’allenatore, introverso come pochi, votato al sacrificio come nessuno (ricordando per questo il grande velocista) e fedele al cinismo calcistico

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