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Garlaschelli: “Le pistole, i clan in squadra, il tiro ai lampioni: la mia Lazio, matti e fortissimi”

L’ex attaccante biancoceleste: “Chinaglia se non gliela passavi si infuriava, D’Amico un brasiliano, Frustalupi regista che faceva giocare tutti. E se io quel pomeriggio fossi andato in gioielleria con Re Cecconi…”